[VXM] VIVO X IL MILAN 2005

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view post Posted on 24/1/2015, 23:37 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Lazio-Milan 3-1, biancocelesti terzi. Menez, Klose e doppietta di Parolo. Grave aggressione di Mexes a Mauri

Vittoria importante della Lazio che sotto uno a zero al riposo ribalta il risultato grazie alla doppietta di Parolo e al gol di Klose. Per il Milan di Inzaghi nervoso e senza idee la crisi è ormai cronica: un punto in 4 partite.

La squadra rossonera contro la Lazio è anche peggio di quella visto con l'Atalanta una settimana fa: senza gioco e senza idee, con Mexes che perde le staffe e prova a strangolare Mauri nel finale, si illude per un gol fortuito in avvio e poi subisce la squadra di Pioli che trascinata da un Klose senza età si prende la gara, gli applausi e i tre punti che la rimettono in marcia dopo il passo falso con il Napoli. Il 3-1 con gol del tedesco e doppietta di Parolo è il risultato giusto di una gara a senso unico, in cui il Milan si era illuso per il gol in avvio di Menez.

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La Lazio con la maglia vintage con l'aquila stampata in mezzo e la festa ricordando gli anni '80 è di gran lunga superiore e se chiude il primo tempo sotto di un gol è solo perchè davanti alla porta non è riuscita a concretizzare. Pioli rischia De Vrij e Biglia, arrivati malconci alla sfida con i rossoneri: ma il tecnico laziale dopo il provino che ha preceduto di qualche ora il fischio d'inizio ha deciso di schierarli dal primo minuto. E esordio in campionato da titolare per Cataldi, ventenne romano del vivaio biancoceleste. È titolare pure Klose, che si era visto poche volte in avvio di partita quest'anno. Qualche sorpresa anche nella formazione del Milan: Inzaghi lascia in panchina Cerci e nel tridente d'attacco gli preferisce El Sharaawy con Bonaventura e Menez. In panchina i due neo acquisti, Mauricio per la Lazio e Suso per i rossoneri.

Appena tre minuti e i biancocelesti reclamano il rigore: Radu finisce a terra per un contatto con Bonaventura, ma Mazzoleni lascia andare. Non i giocatori: gli animi si accendono, Radu protesta, Alex spintona Candreva e entrambi rimediano il cartellino giallo. Al 4' l'azione che porta in vantaggio il Milan: Basta perde palla e Menez da solo davanti a Marchetti segna l'1-0. Ma è l'unico nota di marca rossonera, e anche fortuita. Poi è solo Lazio, che però fa molto ma non segna: almeno quattro le occasioni, la prima al 14' con Mauri che arriva di pochissimo in ritardo su un bel cross di Candreva.

Quattro minuti più tardi, complice una svista di Mexes, è Klose a confezionare l'azione ma a tu per tu con il portiere non riesce ad andare a segno. Al 20' un splendida triangolazione tra Klose e Candreva con il tedesco che di testa manda fuori di un soffio...

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Comments: 0 | Views: 35Last Post by: ZiO4 (24/1/2015, 23:37)
 

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view post Posted on 8/12/2014, 22:55 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Sant'Ambrogio non protegge Milan e Inter: secondo k.o. in coppia

Come nella 10ª giornata, zero punti per le milanesi. Solo una volta, in questa stagione, hanno fatto bottino pieno nello stesso turno

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Mal comune mezzo gaudio, recita un proverbio che contiene una verità poco nobile, certo, ma sempre attuale. Di questi tempi, gli interisti si consolano solo perché c'è il Milan. E viceversa. I guai dei "cugini" come unica soddisfazione di questi tempi grami, in cui sotto la "Madunina" si consumano drammi (calcistici, quelli veri sono ben altra cosa). Triste coincidenza: nel giorno di Sant'Ambrogio, patrono della città, l'Udinese maramaldeggia a San Siro con l'Inter e il Diavolo annega nel mare genovese. Zero punti in coppia. E il guaio è che non è nemmeno la prima volta, in queste 14 giornate di campionato che non tagliano fuori Mancini e Inzaghi dall'obiettivo terzo posto, ma li allontanano in modo consistente. Era già accaduto nel 10° turno: l'Inter di Mazzarri toccava il fondo a Parma, i rossoneri di Pippo sbandavano in casa col Palermo.

poche gioie — Il "doppio flop" era stato già sfiorato un paio di volte. Terza giornata: il Milan s'inchina alla Juve di misura, l'Inter fa pari a Palermo. Ci può stare. Meno accettabile il bis alla quinta: il pari rossonero a Cesena è modesto, la prestazione dell'Inter al Meazza col Cagliari un incubo. In tempi nemmeno troppo remoti, non era raro vedere i due club milanesi vincere insieme. Ora, invece, è un evento probabile come l'avvistamento di una cometa, visto che siamo quasi a Natale: nella serie A 2014-15 è accaduto solo nella seconda giornata, con una valanga di gol sull'Emilia (4 al Parma, 7 al Sassuolo).

progetto e uomini — I motivi di quest'andamento altalenante sono molteplici, impossibile riassumerli in poche righe. "Ricordatevi sempre da dove siamo partiti", è il mantra che Inzaghi ripete quando le cose non vanno bene. "Non si può cambiare una squadra in poche settimane", ricorda invece il Mancio. E' un problema di progetto, dunque: il Milan ne ha avviato uno a medio-lunga scadenza, affidandosi a un tecnico brillante e amato, ma alla prima esperienza su una panchina di serie A. Significa montagne russe, di solito. Il piano dell'Inter è più datato, ma è stato stravolto col cambio di allenatore per la frattura tra Mazzarri e l'ambiente. Significa doversi ri-armare di tanta pazienza, di solito. Ed è anche questione di uomini: basta sfogliare un album di figurine di qualche anno fa per far salire il...

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Comments: 0 | Views: 32Last Post by: ZiO4 (8/12/2014, 22:55)
 

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view post Posted on 2/12/2014, 23:31 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Rami: "Ero un meccanico, mi sono preso il Milan, ora rivoglio la Francia"

Il difensore rossonero ricorda le umili origini ma coltiva una speranza: "Ho il mio carattere, ho fatto qualche errore , ma ora gioco titolare e mi auguro di riconquistare la Francia"

"Non potrò mai dimenticare da dove vengo, è questo che mi dà la forza di rimanere me stesso". Così il difensore francese del Milan Adil Rami ha commentato il suo momento che lo vede tra i protagonisti del Milan di Pippo Inzaghi. Un periodo che sta sfruttando al massimo e che spera possa riaprirgli le porte della nazionale francese, chiuse da quando sulla panchina dei bleus è arrivato il c.t. Deschamps. "Forse non si parla troppo di me collegandomi alla nazionale francese -ha detto a Sport Confidentiel- ma io adesso sono al Milan, gioco, faccio delle buone prestazioni. Non sono ancora avanti con gli anni, quindi confido per il futuro".

francia — "Adesso lo accetto con più tranquillità, ma c'è stato un momento che mi veniva difficile accettarlo. Ho il mio carattere, ho fatto qualche errore - ha spiegato il difensore - ma mi sento bene, sono felice adesso. Non dimentico che ero un meccanico e ora sono un titolare al Milan".
Comments: 0 | Views: 37Last Post by: ZiO4 (2/12/2014, 23:31)
 

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view post Posted on 23/11/2014, 22:50 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Milan-Inter 1-1: di Menez e Obi gli unici lampi. El Shaarawy fallisce il match ball

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PRIMO TEMPO - Alla lettura delle formazioni, boato del pubblico nerazzurro per Mancini: un'accoglienza ben diversa da quella che veniva riservata dal popolo interista a Mazzarri. All'8' la prima grande occasione è per l'Inter: errore di Muntari, Icardi si invola da solo verso la porta del Milan e calcia da buonissima posizione, ma Diego Lopez para. All'11' sinistro di Guarin dalla distanza, ma il portiere spagnolo del Milan para ancora, in due tempi. Fra il 15' e il 20' per il Milan solo conclusioni dalla distanza, una punzione di Menez e un tentativo di De Sciglio: entrambi i tiri finiscono molto lontano rispetto alla porta difesa da Handanovic. Poi, al 23', improvviso, arriva il gol del Milan: assist di El Shaarawy dalla sinistra e tocco di piatto al volo di Menez, che batte Handanovic sul secondo palo. Da gol del rossonero in poi non succede più molto: la gara si innervosisce, ammoniti Mexes e Obi.

SECONDO TEMPO - Al 52' la prima occasione della ripresa è per il Milan, con Bonaventura, il cui diagonale finisce di poco a lato alla destra della porta difesa da Handanovic. Al 9' Inter pericolosissima: Diego Lopez salva su Kuzmanovic da distanza ravvicinata, poi, dopo la mischia che ne consegue, Icardi spara alto da buona posizione. Al 61' arriva il pareggio dei nerazzurri: un sinistro di Obi dal limite dell'area si insacca alla sinistra di Diego Lopez, che nell'occasione avrebbe potuto fare di più. Al 75' occasionissima per il Milan: El Shaarawy, lanciato da solo davanti ad Handanovic, calcia a botta sicura, ma la palla scheggia la traversa e finisce fuori. Al 78' occasione anche per l'Inter: una splendida girata al volo di Icardi termina di poco sopra l'incrocio dei pali della porta rossonera. In pieno recupero, l'ultima occasione è per il Milan: il tiro di Poli viene deviato in calcio d'angolo.
Comments: 0 | Views: 44Last Post by: ZiO4 (23/11/2014, 22:50)
 

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view post Posted on 8/11/2014, 23:34 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Sampdoria-Milan 2-2, gol di El Shaarawy, Okaka, Eder e Menez

Gara piena di emozioni a Marassi: il Faraone sblocca il risultato, poi i blucerchiati lo ribaltano a cavallo dei due tempi. Ma un rigore del francese consente ai rossoneri di pareggiare e restare a -3 dal terzo posto. Nel finale espulso Bonera

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Ripartenza. Il Milan reagisce alla sconfitta col Palermo con una buona prestazione: parte bene, stende la Samp, impone il suo gioco per mezz’ora, si fa riprendere e superare in avvio di ripresa, quindi con un sussulto s’aggrappa al rigore concesso per un fallo di mano di Mesbah e rimette definitivamente in pari la sfida. Ai rossoneri manca solo la vittoria. La Samp resta ai confini del paradiso calcistico invocato da Mihajlovic alla vigilia. Sinisa non aveva mai battuto i rossoneri da allenatore, stavolta ci è andato vicino.

L'abbraccio rossonero a Stephan El Shaarawy, tornato al gol un anno e otto mesi dopo l'ultimo acuto, contro l'Inter in un derby del febbraio 2013. AfpIl destro a giro vincente di El Shaarawy, un gran gol per rompere un lunghissimo digiuno. GettyStephan accompagna con lo sguardo il suo destro in rete: tiro imparabile per Romero. Marassi ammutolisce. AnsaEx Genoa, per El Shaarawy la sfida con la Samp era praticamente un derby: soddisfazione doppia. AnsaL'applauso di Honda al compagno di squadra che si è finalmente sbloccato sottoporta. GettyGabbiadini prova a lottare stretto nella morsa Mexes-De Sciglio. AfpPippo Inzaghi preoccupato nonostante il vantaggio. Getty Lo strapotere fisico di Okaka che svetta su tutti e colpisce di testa. AfpSfida a metà campo De Sciglio-Mesbah, ex del Milan. ReutersMexes abbatte Eder. ReutersSinisa Mihajlovic dà indicazioni ai suoi. LaPresseLa spaccata vincente di Okaka che vale l'1-1 Samp: anticipato netto Bonera, nulla da fare per Diego Lopez. AfpOkaka si gode il boato di Marassi dopo il gol del pari. AnsaIntanto in tribuna il c.t. Antonio Conte osserva i 22 in campo e si lascia fotografare da un giovane tifoso. AnsaGastaldello insegue Honda. ReutersEder riprende dopo il palo di testa di Obiang e da due passi appoggia in rete. La Samp va sul 2-1. LaPresseEder festeggia per il 2-1, il Milan è ribaltato dai blucerchiati. AnsaMarassi fa festa dopo il gol di Eder. GettyInzaghi e Tassotti però ci credono e spronano i rossoneri in campo. ReutersJeremy Menez spiazza Romero dal dischetto: palla a destra, portiere a sinistra, il Milan pareggia. AnsaL'esultanza di Menez e El Shaarawy, i rossoneri hanno trovato il 2-2. Ansa E possono far festa anche i tanti tifosi del Milan gi...

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Comments: 0 | Views: 43Last Post by: ZiO4 (8/11/2014, 23:34)
 

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view post Posted on 3/11/2014, 22:40 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Milan, che involuzione da Menez a De Sciglio. E San Siro fischia anche Inzaghi

La sconfitta con il Palermo ha evidenziato i limiti dei rossoneri, dall'incapacità di creare occasioni alla scarsa organizzazione difensiva. Abate: "Facciamoci un bagno d'umiltà"

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L’augurio che rivolge a se stesso Pippo Inzaghi preoccupa quasi quanto la disarmante prova contro il Palermo. "Spero che la sconfitta non intacchi le convinzioni dei miei giocatori". Quelle dei tifosi, invece, sono già crollate. Forse lo erano ancor prima che l’arbitro fischiasse la fine della partita e dagli spalti, curva compresa, piovessero fischi e insulti a sancire, più che altro, la fine della lune di miele con il tecnico. Al 44’ del primo tempo Mattia De Sciglio ha sparato il pallone in tribuna da buona posizione e la gente, la sua gente, non ha avuto pietà. Ecco, in quel momento si è avuta la sensazione del "distacco", avvalorata nel secondo tempo dai brusii per i ghirigori di Menez che teneva palla qualche secondo e puntualmente (è capitato 27 volte) la perdeva. Il Milan ha perso la partita, il pubblico ha perso la pazienza, Inzaghi ha perso la bussola: "Alla squadra è mancata la reazione: ora non so dire perché, dalla panchina si capisce poco. Ma mi sono reso conto dal campo che non ne aveva la forza".
ATTACCO A VUOTO — Per la seconda volta stagionale il Milan non ha segnato: era già capitato contro la Juve, sempre a San Siro. Ma il paradosso del miglior attacco del campionato che faticava a creare occasioni in realtà era stato evidenziato dallo stesso allenatore dopo Cagliari: Honda, capocannoniere della squadra con 6 gol, si è fermato a Verona; Menez è raramente ripartito dopo il tacco d’oro di Parma e l’autoconsapevolezza ("Sono il primo a essere deluso dalle mie prestazioni") non si è trasformata in reazione d’orgoglio; El Shaarawy continua l’astinenza dal gol da 615 giorni; Torres sembra quasi un corpo estraneo e quando ha la palla buona, la sbaglia; Pazzini non può essere il salvatore della patria nei pochi minuti che gioca. Anche perché dal centrocampo arriva poco pure senza il criticatissimo Muntari, così come dalle fasce con Abate in calo e De Sciglio costantemente sotto la sufficienza. Limiti individuali, certo, ma anche di squadra: il baricentro basso (secondo i dati Opta) indica che la il Milan recupera palla lontano dalla porta; la sua lunghezza che è mal disposto in campo. Il Napoli l’ha già superato per numero di gol segnati, ma il problema è in prospettiva.
Sorpresa Palermo a San Siro. I rosanero dominano il Milan e vincono 2-0 grazie all'autorete di Zapata e...

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Comments: 0 | Views: 40Last Post by: ZiO4 (3/11/2014, 22:40)
 

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view post Posted on 27/10/2014, 20:14 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Milan-Fiorentina 1-1: De Jong non basta, Ilicic stoppa il Diavolo

I rossoneri mancano l'aggancio solitario al terzo posto facendosi imporre l'1-1 dai viola. L'olandese sblocca il risultato nel primo tempo, nella ripresa Montella inserisce lo sloveno che trova la rete del pari

MILANO – La notizia, paradossalmente, dovrebbe essere che la Fiorentina non passa a San Siro contro il Milan dopo che negli ultimi tre anni è sempre tornata a casa col bottino bello pieno. La realtà dei fatti, invece, dice che i viola, pur faticando, hanno fermato sull’1-1 un buon Milan nel posticipo dell’ottava giornata di serie A impedendo agli uomini di Inzaghi di agganciare il terzo posto solitario e avvicinare la seconda piazza occupata della Roma.

UN MURO VIOLA - Non è stata una partita indimenticabile quella vista a Milano. Merito o demerito (a voi l’ardua sentenza) di una Fiorentina travestita da “provinciale”. I viola hanno giocato l’intera gara nella propria metà campo ripartendo solo in contropiede. Un gioco che non eravamo più abituati a vedere con Montella in panchina. Questo ha di fatto paralizzato l’offensiva rossonera che ha sempre fatto fatica a trovare il varco giusto per far male a Neto. Tra i 10 giocatori viola dietro la linea della palla (solo Babacar era esente in fase difensiva) e i centrocampisti e gli attaccanti del Milan, gli ultimi 30 metri viola erano sempre super-affollati. Quasi impossibile trovare gli spazi per far entrare la palla in area, non è un caso che il vantaggio casalingo sia arrivato su calcio d’angolo.
Milan-Fiorentina, il film della partita

IL MATCH - Con queste premesse si è visto un primo tempo avaro di emozioni con i rossoneri che, pur tenendo quasi sempre il pallone tra i piedi, hanno faticato a sfondare il muro viola innalzato da Montella davanti alla porta di Neto. Serve una palla da fermo per scardinarlo e al 26′ arriva l’occasione che tutti aspettano: è uno schema con Menez che dalla bandierina crossa sul secondo palo per la sponda di Zapata, al centro dell’area piccola si avventa come un fulmine de Jong che di testa sfonda la barricata viola. La ripresa vede una Fiorentina più pimpante, ma è sempre il Milan a rendersi pericoloso con Poli e Menez. I viola ci provano da fuori prima con Aquilani, poi con Mati Fernandez: sono le prove generali del gol, perchè al 19′ Ilicic, appena entrato, scarica il sinistro dai 20 metri che beffa Abbiati e gela San Siro. Il pari spinge i rossoneri a imporre nuovamente il proprio gioco, ma come nel primo tempo, Honda e compagni sbattono continuamente contro il muro di maglie viola che diventa ancora più fitto quando Montella sposta Cuadrado e Vargas (subentrato a Mati Fernandez) sulle fasce bloccando così le avanzate di De Sciglio e, soprattutto, Abate. Inutile l’assalto finale degli uomini di Inzaghi che devono accontentarsi di...

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Comments: 0 | Views: 42Last Post by: ZiO4 (27/10/2014, 20:14)
 

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view post Posted on 19/10/2014, 20:02 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Verona-Milan 1-3, Rafael Marques autogol e doppio Honda

Il giapponese protagonista al Bentegodi. Dopo la clamorosa autorete del brasiliano, espulso nel recupero,il rossonero batte due volte Rafael. Di Nico Lopez il gol della bandiera

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Di fatale stavolta c’è soltanto la prova di forza del Milan. E i timori - tanti, troppi - del Verona che alla fine perde 3-1. Il Bentegodi tanto temuto in vigilia da Berlusconi si trasforma in passerella d’onore e il significato è di ampia portata: perché Verona è comunque un campo sempre molto difficile e perché era già una sfida ad alta quota, fra due squadre appaiate al quinto posto. Il Milan si vendica del k.o. di un anno fa e sale verso le zone europee più nobili. Anche in questo caso Inzaghi – che vince la particolare sfida con l’amico Toni – deve ringraziare soprattutto Honda, che ormai fa tutto, e tutto bene: copre, si inserisce, suggerisce e segna. E magari sopperisce anche a un Torres apparso ancora un po’ arrugginito.

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PRATERIE — Ad ogni modo va detto che il Verona ha agevolato il compito dei rossoneri. E dire che non ci sarebbe alcun motivo di mostrare tutta questa apprensione. Il Milan parte a ritmi piuttosto blandi, prevale nel possesso palla ma la fa girare lentamente, cercando qualche imbucata qua e là. Eppure nulla: quel pallone sembra scottare fra i piedi dei veronesi, che infatti combinano un pasticcio dietro l’altro nei disimpegni nella propria metà campo. A volte anche al limite dell’area. Capito l’andazzo, il Milan ovviamente prende coraggio e capisce che può iniziare a martellare. Soprattutto a destra, dove la catena Jankovic-Hallfredsson-Agostini in copertura è un disastro. Le colpe maggiori sono della mezzala islandese, che finisce con l’accentrarsi tutte le volte. Consegne del tecnico, immaginiamo, ma il risultato è lasciare poi le praterie in occasione delle ripartenze rossonere. Tradotto: Abate e Honda pascolano e scorrazzano liberi, sovrapponendosi e incrociandosi da perfetto manuale del calcio, anche in virtù della scarsa opposizione veneta.

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Comments: 0 | Views: 45Last Post by: ZiO4 (19/10/2014, 20:02)
 

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view post Posted on 28/9/2014, 18:50 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Cesena-Milan 1-1, Succi illude, Rami pareggia


I rossoneri non vanno oltre il pari al Manuzzi. Grande partenza della squadra di Inzaghi, ma il cesenate approfitta di un'incertezza di Abbiati. Poi la reazione con il gol del francese. Al 73' espulso Zapata


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Altro che trittico da non fallire. Dopo Empoli arriva Cesena e la sostanza resta la stessa: il Milan non passa. Due pareggi in due trasferte oggettivamente alla portata, sebbene in base a questa prestazione sia lecito domandarsi che cosa possa realmente essere alla portata quest’anno per il Milan. Ha assolutamente ragione Inzaghi: con questa squadra serve equilibrio. Il che suggerisce di evitare, almeno per il momento, parole come terzo posto. Concetti che rischiano di allontanare la realtà dei fatti, e cioè quella di un gruppo in fase di costruzione che non ha ancora la maturità e la cattiveria per fissare e raggiungere un traguardo volante (in questo caso, appunto, tre vittorie di fila con Empoli, Cesena e Chievo). Tutto ciò nonostante un avversario di livello tecnico marcatamente inferiore, che comunque ha fatto tutto quanto in proprio potere per complicare la vita ai rossoneri. Dopo cinque partite il Cesena ha altrettanti punti e nel girone di andata ha già archiviato Lazio, Juve e Milan. Niente male per una neo promossa.

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MENEZ A SPRAZZI — Il Milan in fondo è soltanto tre punti più in su e ora c’è il rischio concreto di restare impantanati in quella melassa a centro classifica dalla quale spesso è complicato uscire. Stavolta l’attacco boom-boom ha fallito. Non è servito cambiare sistema di gioco, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1, perché se gli interpreti sono poco ispirati non c’è modulo che tenga. Torres non ha trovato spunti, Menez alle sue spalle si è acceso a piccoli sprazzi, e sugli esterni Honda e Bonaventura non hanno inciso. Poi, è ovvio, l’espulsione di Zapata a un quarto d’ora dalla fine ha complicato qualsiasi piano di vittoria. E comunque, il vizio di complicarsi la vita resta. Che sia su palla inattiva o meno, il concetto non cambia: il Milan continua a incassare gol, e stavolta ha fatto (quasi) tutto da solo. Marilungo ha manovrato sulla sinistra, si è liberato di Rami e ha tirato. Un pallone molto debole, che però Abbiati si è fatto sfuggire incredibilmente dalle mani. Succi, appostato...

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Comments: 0 | Views: 41Last Post by: ZiO4 (28/9/2014, 18:50)
 

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view post Posted on 20/9/2014, 22:01 by: ZiO4     +1   -1[QUOTA]
Tevez regala ad Allegri la sua rivincita: 1-0 della Juventus sul Milan

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20 settembre alle 22:45 - La terza giornata del campionato di Serie A regala subito uno scontro al vertice: il derby d'Italia tra Milan e Juventus. A San Siro va in scena anche l'intigrante sfida tra i due tecnici: da una parte Inzaghi, alla prima esperienza in panchina, dall'altra il ex allenatore Massimilano Allegri, con il quale i rapporti, ai tempi del Milan, non erano per nulla idilliaci. Vince la Juventus di misura: un 1-0 che sta quasi stretto ai bianconeri, dominatori del gioco. Il Milan tiene botta nel primo tempo: la prima occasione è proprio per i rossoneri con Honda, il cui tiro viene però respinto da Buffon. Ecco allora che viene fuori la Juve: prima Llorente, poi Pereyra ma Abbiati è attento. Dalla distanza Marchisio colpisce un palo clamoroso e a inizio ripresa va vicino al bis con la sfera che termina pochi centimetri fuori alla destra del portiere rossonero. Entra Bonaventura nel Milan ma la sostanza non cambia: è ancora la Juve a fare la partita. Al minuto 71' la svolta: Pogba al limite dell'area regala un pallone preziosissimo a Tevez che sotto porta non sbaglia. E' il gol che decide la gara: nei restanti minuti il Milan fa ben poco per trovare il pareggio. Debutta Fernando Torres ma per lo spagnolo sono troppo pochi i minuti a disposizione. Prima sconfitta in campionato per la squadra di Inzaghi: la Juventus resta a punteggio pieno a quota 9 punti.
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